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Pietro Loffredo - Opere 1997-2007

Napoli | Castel dell'Ovo
dal 9 al 26 novembre 2007

Mostra personale a cura di Milena Grosso

La fortuna non basta. I cornetti di Pietro Loffredo e la cattiva coscienza del mondo.

I messaggi di un artista sono sempre racchiusi nelle opere che realizza. Ma aldilà delle facili constatazioni che può fare di chi le guarda -il soggetto, la tecnica, la piacevolezza estetica- e degli strumenti banali che può usare chi le ha prodotte -il titolo, il catalogo, le didascalie- spesso restano inascoltati o vengono fraintesi. Forse Pietro Loffredo se lo aspettava quando, per primo nel 1998, ha portato in pittura il Cornetto, ovvero il simbolo apotropaico napoletano per eccellenza.
Rossi, vitali e sinuosi, i cornetti sono diventati protagonisti assoluti della pittura di Loffredo e non hanno mai mancato di imprimere a tutte le sue opere un tocco di vivacità e un aspetto ludico, che raggiungono il pubblico molto prima del senso profondo che qualsiasi opera d'arte degna di questo nome possiede. I piccoli messaggeri rossi non augurano la fortuna a chi li guarda, ma ammoniscono sull'impossibilità di cambiare le cose solo grazie alla dea bendata. Un messaggio difficile da portare e che può rimanere ignorato da chi si lascia affascinare unicamente dalla solare vitalità dei cornetti. Forse proprio per questo -pregustando di certo tutti i fraintendimenti dei critici- Loffredo ha affiancato al rosso, vitale, ineffabile cornetto le malinconiche figure degli angeli neri. I "cupi guardiani delle coscienze ", che risultano volutamente in contrasto con i cornetti, sono in realtà un elemento indispensabile e armonioso delle opere. I loro tratti africani, le espressioni intense dei loro volti, le bandiere di cui talvolta si cingono, rappresentano infatti l'ingiustizia del mondo che ci circonda, tutto ciò che la fortuna, da sola, non potrà mai cambiare. Il richiamo all'impegno civile di ciascuno contro l'iniquità di un mondo costruito in funzione del denaro e strutturato attraverso una società di consumi irresponsabili, è quindi affidato da Loffredo ai cornetti, simboli familiari e giocosi ma mai disimpegnati. E tutto il pubblico è chiamato a rispondere al loro invito [...]. L'interazione con gli spettatori è un elemento indispensabile nelle installazioni di Loffredo, perchè ognuno è chiamato a svolgere la sua parte nel mondo. E magari può trovare la via per un mondo migliore inseguendo un rosso, vitale, ineffabile cornetto rosso.

Susanna Crispino
testo critico